Cosa si trova al Polo Bridge, ossia il luogo fisico di sostegno per la comunità nato dal progetto “Progetto Bridge e Housing Sociale: Polo di Accoglienza. Un ponte tra Ospedale e Territorio”?
La palazzina in Contra’ Apolloni 13 a Vicenza, messa a disposizione dal Comune con il nulla osta della Provincia, che ne è comproprietaria, offre numerosi servizi a favore delle diverse aree di intervento del progetto. Si sviluppa in verticale su tre piani. Andiamo a scoprirli.
Il piano terra: sala polifunzionale
Al Polo Bridge si può accedere da Contrà Apolloni, ma anche dal retro dell’edificio, che dà su Contra’ Motton Pusterla. All’entrata c’è una sala di accoglienza e di attesa, provvista di scrivania per il personale, sedie e un espositore per il materiale informativo. Può diventare il luogo in cui ospitare i gruppi di auto mutuo aiuto e i percorsi psico-educativi a sostegno della genitorialità.
Proseguendo lungo il corridoio, si arriva alla sala che ospita lo sportello di orientamento sui percorsi di cura per i pazienti e per le loro famiglie.
L’interrato: sala multimediale
La parte forse più affascinante del Polo si trova… sotto terra. La stanza interrata con il soffitto a volta e i mattoni a vista (ricorda un’antica cantina) ospita la sala multimediale, dotata di un maxischermo con impianto audio. Qui è possibile svolgere attività di gruppo per adolescenti che necessitano, appunto, dell’utilizzo di materiale audiovisivo. Lo spazio è versatile, potendo diventare anche un luogo aggregativo.
Il primo piano: studio e contabilità
Salendo le scale, si giunge al primo piano. Qui si trovano uno studio per i servizi educativi e di sostegno psicologico indirizzati ai minori e ai familiari e la nuova sede operativa di Vicenza for Children, partner finanziatore e percettore del progetto Bridge, “custode” del Polo e anima di “Vicenza ospitale”, il servizio che ha trovato collocazione nei due piani superiori.
Il secondo e terzo piano: Vicenza Ospitale
I due piani più alti dell’edificio sono appunto dedicati all’accoglienza diurna e notturna a supporto delle famiglie durante i periodi di degenza ospedaliera dei minori e/o per ospitalità temporanea di giovani ricoverati in strutture semiresidenziali.
In tutto tre camere (ciascuna con bagno privato), cui si aggiungono gli spazi comuni, ossia un salottino, la cucina completamente accessoriata e la lavanderia.
Uno spazio aperto a tutti
Al Polo Bridge si possono quindi trovare informazioni sui servizi offerti dal progetto e, ovviamente, i servizi stessi rivolti ai giovani pazienti e alle loro famiglie. È il ponte tra l’ospedale e la comunità, uno spazio di inclusione aperto a chiunque ne abbia necessità. Può essere contattato al numero 333 4925024, che risponde dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.